Alcuni ricordi specifichi di questi momenti indimenticabili con Corrado e Simone |
Una canzone per la montagna e per Dio : |
Parole e musica di Bepi (Giuseppe) De Marzi |
Un nostro amico hai chiesto alla montagna. Ma ti preghiamo, Ma ti preghiamo : Su nel paradiso, su nel paradiso Lascialo andare per le tue montagne. |
Copri col bianco, soffice mantello Il nostro amico, (il) nostro fratello. Su nel paradiso, su nel paradiso Lascialo andare per le tue montagne. |
Una canzone di bambini adapta per Corrado : |
Il Camino de Santiago |
Del pellegrino, del pellegrino. Il Cammino de Santiago Del pellegrino del Signore. Oi bella mechimecommeca, Mechimecommeca, mechimecommeca. Oi bella mechimecommeca, Mechimecommeca, mechimecom. |
Messagi ricevuti da Corrado e Simone primo de lasciarvi sul Camino : |
Ricordati
: « il vero modo per essere felici é quello di procurare la felicità
agli altri ». Continua ad essere portatore di pace e donatore di sorriso ai tristi. Ti aspetto a Sondrio. Ci conto. Simone
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NON CAMMINARE
DAVANTI A ME
POTREI NON SEGUIRTI NON CAMMINARE DIETRO A ME NON SAPREI DOVE CONDURTI CAMMINA AL MIO FIANCO E SAREMO AMICI ! Questa frase esprime
tutto il cammino che abbiamo condiviso insieme !
Corrado
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DIO SIA SEMPRE CON TE ! |
ULTREYA
Giovedi 24 Junio '99
Ciao Philippe, Per me é stato molto bello conoscerti e condividere il mio cammino con te ; sicuramente nei prossimi giorni sentiró la tua mancanza, mi mancheranno la tua ironia, la tua decisione, le tue canzoni e tante altre qualità che ora non elenco perche un foglio non sarebbe sufficiente. Con te ho trascórso momenti indimenticabili, per me sei e sarai per sempre un grande amico !! Buen cammino
Corrado
PS : ci vediamo a Santiago. |
PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO PER ME ! |
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Sabato, 18 settembre 1999
...Ma la vera prova lungo la via per Santiago la si ha quando bisogna
attraversare la « meseta », il vasto e sfollato altipiano
spagnolo dove i campi di grano si estendono a perdita
d'occhio.
« È come attraversare un deserto – dice Corrado -.
Il sole battente, reso più rovente dai campi, la calura,
l’uniformità del paesaggio, il silenzio profondo, sono
tutti elementi che ti fanno sentire oppressiva la strada e ti chiudono
in una solitudine angosciante ». « In quel momento –
ricorda emozionato Simone – é stato prezioso
l’incontro con Philippe, un ragazzo vietnamita che abbiamo
incontrato verso la settima tappa. Era un momento particolarmente duro.
Mi sentivo oppresso dalla fatica, ma maggiormente dal silenzio. Ero
avvilito, sentivo la strada sopra la testa che mi schiacciava
l’anima. Philippe, con i suoi canti ha ridato gioia al mio
cammino, mi ha aiutato a superare questo che é stato il momento
più drammatico per me di tutto il pellegrinaggio
»…
Daniela Lucchini
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