Pèlerinage sur les chemins de Saint Jacques de Compostelle
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Few years ago, I walked on the roads of Santiago de Compostela from Le Puy to Lectoure. Quickly, on the path of the pilgrims from yesterday and of today, throughout the meetings and in those places where the Faith is everywhere, hiker I became pilgrim.Today, I  search God on the road he marks out for me.

dieci settimane sulle strade

Sabatò 5 agosto 1995, lascio Le Puy en Velay (Haute Loire) via il sentiero (GR65) chi conduce fino a Roncesvalles (Navarra). Il mio oggettivo è d’avvicinarmi il più possibile nei quindici prossimi giorni di Lectoure (Gers) a 456 km di là. Infatti, spero, l’anno prossimo, di continuare questa gita con amici del Club Alpino, con un ritmo d’una settimana all’anno per raggiungere Santiago de Compostela nell’anno 2000.
Alla lunga, col tempo, a secondo degli incontri con chi ci ospitano o con chi va con una tirata alla fine dell’Europa chi siano partiti di Le Puy o tanto più lontano, la mia motivazione aumenta. Da marciatore, divento pellegrino. Per quello chi mi riguarda, la fede mi anima ma come questo anno, le motivazioni di quelli che incontro sono molto varie : giovani pensionati che approfittano del loro tempo finalmente libero, studenti che riflettono al loro futuro, licenziati o senza occupazione che hanno bisogno di ristrutturasi, sportivi-avventurieri, persone che hanno perso un essere caro o hanno vissuto dei momenti difficili, etc. Qualunque siano le motivazioni, mi sembra che tutti sentano questo bisogno imperioso di dare senso alla loro vità.
Primo di raggiungere Lectoure, decido di non continuare con i miei amici ma di prendere il tempo di preparazione necessario per realizzare Le Puy en Velay - Santiago de Compostela facendo tutta una tirata.
Più tardi, dopo avere continuato ad impregnarmi di questo cammino che ha inciso, da uno millenario, la sua strada nel nome dei luoghi, nella forma delle città, nella pietra dell’edilizie e questo, attraverso tutta l’Europa, decidevo di mettere i miei piedi in quelli di chi mi avevano preceduto e di partire da casa mia.
Domenica 9 maggio 1999, lascio Paris via la rue Saint Jacques. Per un mese, camminerò solo sulle strade di Francia. Gli incontri, così essenziali, si svolgeranno alle tappe con quelli che mi offrivano l’alloggio. Due giorni prima del passaggio dei Pyrénées, incontro dei pellegrini che ritroverò un mese più tardi a Santiago de Compostela.
La solitudine durante la giornata si prolunga. Infatti, se ciascuno tra noi è felice ritrovare gli altri la sera alla tappa, ciascuno cammina al suo ritmo, si ferma quando vuole e dove vuole. È possibile di prendere dell’anticipo, poi del ritardo e così di non vedersi durante parecchi giorni per poi non lasciarsi. Contrariamente alle gite dove la nozione di gruppo è importante, qui l’individualità di ciascuno prevale.
Il 9 giugno fummo una quarantina a passare li Pyrénées, il solo punto comune tra noi ? : il Cammino. Infatti, ho incontrato sulle strade varie religioni, varie cittadinanze ma anche vari continenti, tutte le età (di 18 a 77 anni), etc. Eravamo partiti a piedi da differenti punti : Maastricht, Amsterdam, Liège, Aachen, Milano, Torino, Vézelay, Grenoble, Paris, Quimper, Le Puy en Velay, La Grande Motte, il passo di Somport, Saint Jean Pied de Port, Roncesvalles, etc. E tutto il lungo del Camino Francés degli spagnoli ci raggiungeranno.
Che mi rimane di ritorno a Paris ? : ricordi indimenticabili, un taccuino d’indirizzi vivo (ho già ricevuto e risposto a degli email, delle lettere, le prime visite hanno avuto anche luogo, le fotografie sono scambiate), una sete di dividere questa esperienza e soprattutto una voglia irresistibile, che non spero moderare, di ripartire.
Philippe Do Ngoc